Il mediatore immobiliare è un professionista che ha il compito di mettere in relazione due o più parti per la conclusione di un affare. Tale figura non deve essere vincolato da rapporti di collaborazione, dipendenza o rappresentanza con le parti.
Ma concretamente come funziona? E in questo tipo di consulenza, la provvigione viene pagata?
Sappiamo ormai che quando una persona decide di vendere o acquistare una casa, generalmente sceglie di affidarsi ad un’agenzia immobiliare. Va detto però che non tutte le mediazioni immobiliari vengono fatte in maniera trasparente e non sempre è facile capire se il lavoro svolto è meritevole di provvigione.
Ahimè il mio, come tanti altri settori, è ancora popolato da molti cialtroni, perciò invito sempre a tenere gli occhi aperti ed informarsi preventivamente per evitare di venire truffati. Con questo articolo sarà possibile capire cosa prevedono le normative vigenti e quando un mediatore ha il diritto o meno a ricevere una provvigione.
Cos’è la mediazione immobiliare
Spesso, trovare un punto d’incontro tra venditore e acquirente non è facile, e per potere concludere l’affare serve l’intervento di un professionista specializzato, ovvero, il mediatore immobiliare.
Il suo ruolo è disciplinato dall’art. 1754 del codice civile, che afferma:
“È mediatore colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza.”
Inoltre, questa attività può essere effettuata solo da professionisti abilitati, quali:
- Agenzie iscritte al registro delle imprese;
- Agenti iscritti al REA, il Repertorio Economico Amministrativo
e solo tali soggetti possono svolgere il compito correttamente perseguendo l’obiettivo di portare a termine una compravendita, tenendo sempre in considerazione gli interessi di entrambe le parti coinvolte. Inoltre, essi devono non solo svolgere un’attività di analisi e assistenza ma anche lavorare per arrivare ad un accordo tra le parti, in modo totalmente neutrale ed imparziale tra le parti.
Come funziona la mediazione immobiliare
Il contratto di mediazione immobiliare non è altro che la conclusione di un affare tra i soggetti coinvolti – venditore e acquirente. Ma cosa si intende per affare? Si fa riferimento a qualsiasi azione economica capace di creare un rapporto obbligatorio tra due parti.
Le due parti in questione possono, quindi, scegliere di ricorrere liberamente alla mediazione immobiliare, per portare a termine la compravendita. Tale scelta può essere manifestata oralmente o con un contratto scritto. Tendenzialmente il mediatore mette in contatto chi intende vendere con chi intende acquistare un bene immobiliare.
Spesso l’agenzia o l’agente fanno firmare un contratto ai clienti, contenente delle clausole specifiche in merito al pagamento della provvigione ed eventuali penali per recesso o inadempienza all’incarico, perciò bisogna leggere sempre il contenuto con molta attenzione.
Quando il mediatore ha diritto alla provvigione
Il mediatore ha il diritto di ricevere una provvigione nel caso in cui l’affare viene effettivamente concluso grazie al suo diretto intervento. Per questo motivo il mediatore deve garantire ai clienti il massimo supporto, rendendoli consapevoli di ogni aspetto di loro interesse.
Con tale motivazione, ed in occasione della nascita di mio figlio, è nata anche REUNIT SERVIZI IMMOBILIARI SRL, società di capitali fondata insieme a mia moglie e dedicata esclusivamente alla mediazione immobiliare.
Ecco gli obiettivi della nostra società:
✔️Alzare lo standard qualitativo e professionale del servizio offerto ai nostri clienti;
✔️Utilizzare sistemi e procedure personalizzate per soddisfare le diverse esigenze;
✔️Garantire un impegno costante, completo ed una informazione trasparente;
✔️Lavorare con efficacia, senza perdere mai di vista la sicurezza della compravendita.
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